venerdì 11 settembre 2015

non solo ANTIDOTI: abbiamo bisogno di ORIZZONTI

La legalità non conviene.
Mi spiace deludervi o sfatare un mito, ma occorre dirselo ed essere preparati.
Il rispetto delle regole è spesso e innanzitutto una limitazione, un argine.
Siamo viziati e troppo abituati a pensare alla legalità solo in termini di diritti e di vantaggi che ne deriverebbero.
In questo siamo tutti molto bravi a rivendicarli e pretenderli.
Ma la misura della nostra onestà l'abbiamo solo quando sappiamo rinunciare a un vantaggio per rispettare una regola.
Quella regola ci limita ma non lo fa per una repressione fine a se stessa, ma al fine di preservare e garantire un interesse collettivo.
Il mio limite diviene il diritto di un altro.
Se capiamo questo possiamo diventare capaci di rispettare le regole anche quando queste non ci convengono.

Perchè dovrei pretendere la fattura se farlo mi determina solo uno svantaggio?
Perchè quel "sacrificio" è correlato all'interesse collettivo che tutti paghino le tasse, quelle stesse tasse che devono sostenere il costo di scuole e ospedali per tutti.

Quello che sembra il comportamento di un fesso, ovvero rispettare la regola, limitarsi... è in realtà la scelta saggia e consapevole di chi capisce che le regole esistono proprio per garantire l'uguaglianza dei cittadini e tutelare i diritti di tutti, non solo i miei e non solo quando la cosa mi conviene.

Spesso parliamo di antidoti alla mafia e tra questi ci mettiamo la cultura della legalità.
Verissimo, ma questa cultura non potrà bastare se nel momento delle nostre scelte decisive non avremo la consapevolezza e la forza di scegliere quale orizzonte inseguire.
Se il nostro riferimento sono esclusivamente i nostri diritti ovvero il nostro benessere, difficilmente avremo la capacità di resistere alla tentazione di aggirare la regola e di "piegarla" a nostro piacimento.
Se invece avremo recuperato i valori e i principi costituzionali ed il senso di appartenenza ad un destino condiviso, in cui la mia libertà e la mia felicità sono strettamente connesse a quelle degli altri, allora avremo creato davvero la premessa perchè ciascuno sappia resistere alla tentazione della scorciatoia, della furbizia...
Resistere alla tentazioni di non chiedere la fattura, di non sfruttare una raccomandazione impropria, di non approfittare di una posizione di vantaggio indebito... questo ci dirà se e quanto siamo veramente onesti e crediamo che valga la pena stare dalla parte della legalità.

Quando ci saremo trasformati da massa di (presunti) furbi a popolo solidale e consapevole...allora avremo fatto la più grande rivoluzione di questo Paese, che ha vitale bisogno di liberarsi dalla logica dei favori per riaffermare un sistema di diritti e soprattutto di DOVERI.

Qual è l'orizzonte che vogliamo inseguire: l'affermazione del nostro successo personale o la realizzazione di una società migliore, più giusta, libera e solidale?