lunedì 18 aprile 2011

BRIGATE ROSSE E MAGISTRATURA A BOLOGNA

Ecco il documento predisposto dalla giunta distrettuale dell'ANM dell'Emilia Romagna, di cui sono membro

Soltanto pochi anni fa è stato celebrato a Bologna, con tutte le garanzie previste dalla legge, il processo per l’omicidio del prof. Marco Biagi.
Le indagini delle Procure della Repubblica di Bologna e Roma fornirono alle Corti di Assise che in primo e secondo grado hanno giudicato nel merito gli imputati le prove della partecipazione all’omicidio di alcune persone, anche con posizione di vertice nell’organizzazione.
Grazie al sequestro di computers e palmari sono state ottenute molte informazioni sui progetti dell’organizzazione, sul suo modo di operare, sulle modalità con le quali fu preparato l’omicidio.
Non tutti gli appartenenti all’organizzazione risultano arrestati nella circostanza.
Purtroppo i brigatisti fecero in tempo a spostare le armi dai luoghi dove le detenevano.
Esistono ancora le Brigate Rosse e la loro armeria, pur essendo la loro potenza militare e il loro bacino di consenso molto ridotti rispetto agli anni del sequestro dell’On. Aldo Moro.
Le Brigate Rosse esistono ancora.
La Mafia esiste.
E servono Pubblici Ministeri indipendenti che continuino a mettere in pericolo la propria vita per compiere il loro essenziale lavoro (scoprire i responsabili) al servizio dei cittadini di questo Stato e Giudici che ne valutino la bontà, nel contradditorio delle parti, secondo la legge e in nome del popolo italiano.
Sentire oggi parlare ad opera del Capo del Governo di “brigatismo giudiziario” e di Pubblici Ministeri eversori non è un buon modo per ricordare che siamo nell’anno dell’Unità d’Italia e per continuare ad isolare i veri nemici di tutte le Istituzioni.

Bologna, 17 aprile 2011
Per la Giunta distrettuale Anm - Emilia Romagna
Il Presidente - Pier Luigi di Bari



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