Ho preferito non scomodare il più impegnativo e retorico "YES WE CAN" di Obama, ma il concetto è quello e non si tratta di una questione di parte o politica in senso basso, ma di un mutamento sociale.
Non devo essere io nel mio ruolo a dare valutazioni al messaggio politico delle amministrative e soprattutto del referendum ; quello che mi pare però davvero epocale è che questa volta, finalmente, i mass media non la fanno da padroni... il quinto potere è stato sconfitto dal sesto potere (diciamo così...) : la rete.
In questo senso sono felice di osservare che sta succedendo qualcosa di simile a quello che ha portato Obama alla poltrona di uomo più potente del mondo : a prescindere dalla eventuali e parziali (e forse inevitabili) delusioni della presidenza di Obama (che però resta un grande segnale di modernità e rinnovamento)... l'analogia sta nel fatto che il consenso ha "by-passato" i grandi media e le lobby, arrivando a travolgere tutto dalla rete.
Da almeno due anni dicevo che l'unica speranza veniva da questo nuovo spazio di conoscenza e incontro : i nuovi cittadini hanno la concreta possibilità (e i giovani anche l'abitudine e l'attitudine) di formarsi un'informazione più indipendente, pluralista e diretta tramite blog, siti, social network, wikileaks, testimonianze dirette su you tube...
Questo è un fatto sociale enorme in un Paese come il nostro, dove tutto sembrava ancora ancorato ai vecchi TG e ai grandi editori.
Se si saprà convogliare questa trasparenza in partecipazione attiva e costruttiva (e non si scadrà in una forma di anti-politica demagogica in cui purtroppo ultimamente pare caduto Beppe Grillo) , potremo veramente prosegire un percorso di rinnovamento sociale e culturale, prima che politico.
SI PUO' FARE !!!
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