"I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore" (articolo 54 Costituzione)
...e non sai se ridere o piangere.
Lo spettacolo che va in scena ogni giorno deturpa le istituzioni: volgarità, battute sarcastiche, mancanza di decoro (onore mi pare parola eccessiva da scomodare)...e in questa triste rassegna di oscenità è evidentemente coinvolta anche la magistratura, con lo scandalo del Csm e le sue squallide intercettazioni (ora non mi interessa la rilevanza penale, ancora da dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio, delle condotte, ma il degrado etico e professionale che emerge).
Decoro, disciplina ed onore sono evidentemente cose diverse dall'onestà ma ne rappresentano una necessaria premessa ed anzi la testimonianza e la credibilità degli uomini pubblici assolve inevitabilmente anche ad una funzione culturale...o meglio (peggio), di degrado culturale se le condotte e il linguaggio sono quelle cui assistiamo.
Ci stupiamo poi che le giovani generazioni perdano fiducia o assumano comportamenti arroganti e prepotenti? Ci stupiamo che il singolo cittadino alle prese con le difficoltà sia disposto scorciatoie e sotterfugi senza spesso nemmeno rendersi conto (ve lo assicuro...) del disvalore etico di quanto commette? Ci stupiamo se tante persone si sentono legittimate a insultare e vomitare odio sui social anche (e soprattutto) quando non sanno di cosa si sta parlando? Ci stupiamo che pubblici ufficiali si dimentichino i principi fondamentali di legalità e di rispetto dei diritti e delle libertà personali?
La miscela di arroganza, rabbia e ignoranza con cui stiamo inquinando le istituzioni democratiche e il confronto pubblico finirà per avvelenare i pozzi (e le menti) di questa povera Patria...
Proviamo a respirare aria pulita, proviamo a leggere, riflettere, ascoltare. Proviamo a dubitare invece che a tifare. E facendolo forse aiuteremo i giovani e i più piccoli a fare lo stesso.
Non è una questione politica.
È un'emergenza culturale e umana.
O fai parte della resistenza a questo degrado, o ti unisci al degrado stesso (basta restare indifferenti per diventarne complici)
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