"the problems we all live with" di norman rockwell

domenica 22 aprile 2012

Tutte le udienze di Berlusconi

Nel marzo 2011 l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lamentava di aver dovuto affrontare 2952 udienze a causa dei processi a lui mossi dai pubblici ministeri politicizzati comunisti e in mala fede (affermare di essere perseguitato vuole dire sostenere che un magistrato decide dolosamente di accusarlo di cose false e mi riesce difficile immaginare un’accusa più grave e infamante per chi fa il mio lavoro).

2.952 udienze corrispondono a 8 anni e 32 giorni, festivi inclusi! E considerate che per legge dal 15 luglio al 15 settembre non si celebrano udienze se non per casi particolari. Se poi ci si mette che molti processi sono stati a lungo sospesi per norme poi dichiarate incostituzionali (lodo alfano e legittimo impedimento), la media è praticamente di un’udienza al giorno dal lunedì al venerdì dal 1994 a oggi.

Ieri leggevo che Berlusconi avrebbe affermato invece di aver subito 2600 udienze in 14 anni: sono sempre tantissime, una ogni 1,9 giorni (festivi inclusi, si capisce), però sono 352 in meno rispetto al marzo scorso (ma allora si riferiva forse a un periodo più lungo? O quelle prime 352 udienze erano giuste e non persecutorie e quindi non conteggiate? Non lo so).

Tutto questo potrebbe avere un suo lato comico, se non fosse una dichiarazione pubblica e reiterata da persona che ha rivestito alte cariche pubbliche e che ha una grande responsabilità politica nel Paese. Se non fosse uno degli argomenti usati per convincere l’opinione pubblica che è perseguitato e che anche per questo non ha potuto fare tutto quello che aveva promesso. Se non fosse un’iperbolica bugia (ripetuta fino allo sfinimento) per giustificare riforme costituzionali, attacchi personali e la delegittimazione dell’intera magistratura. Se non fosse che la giustizia versa in condizioni drammatiche da troppo tempo.

Ecco che allora c’è poco da ridere. E viene un sospetto sul perchè sino ad oggi non si sia fatto praticamente nulla per rendere la giustizia penale davvero più efficace e rapida. Ciò di cui abbiamo davvero bisogno sono notizie vere, questioni concrete, parlare seriamente dei reali problemi della giustizia. Le infiltrazioni mafiose e la corruzione non si vincono delegittimando l’autorità giudiziaria e ingolfando il processo penale.

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