"the problems we all live with" di norman rockwell

mercoledì 4 settembre 2019

Tuffarsi senza saper nuotare

Oggi ho ascoltato un ex ministro (all'opposizione in questa legislatura) lamentare il fatto che il programma del nascente Governo non si occuperebbe delle imprese e infatti perché prevede taglio del cuneo fiscale misure a favore del lavoratore.

Ora, poiché trattasi di affermazione concettualmente errata perché il cuneo fiscale (quello che tutti, nessuno escluso, promettono di tagliare da 20 anni...) è il costo del lavoratore per l'impresa e quindi del taglio gioverebbero in primis gli imprenditori (e poi magari la forza lavoro per un plausibile aumento delle assunzioni), la cosa veramente grave non è (sol)tanto che questa politica (una donna) di primo piano abbia detto una cosa sbagliata e ingannevole parlando sulla radio pubblica... No. 


La cosa che mi indigna di più è che la giornalista non abbia battuto ciglio proseguendo nelle domande come davanti ad una sceneggiatura.
Ma il giornalismo non può limitarsi a raccogliere passivamente le affermazioni di tutti, abdicando a svolgere qualsiasi controllo e stimolo...


Ora, o cominciamo a capire che una cosa sono le opinioni e un'altra sono gli errori e le falsità, oppure sarà impossibile creare i presupposti per un dibattito pubblico serio, che porti a un confronto di punti di vista diversi ma con una  condivisa narrazione della realtà e comprensione dei dati di partenza.

L'alternativa è svuotare la democrazia e farla diventare una battaglia di propaganda, una contesa tra influencer, impegnati a convincere la massa a suon di slogan... 

In un simile scenario il voto e le altre forme di democrazia partecipativa diretta sono vuoti simulacri di un sistema manipolato che invece di fare (o almeno di cercare) il bene collettivo, vuole solo usare il consenso popolare per ottenere il potere.

Il nuovo Governo dice di avere diritto di accesso alla rete tra le sue priorità? 

Bene, ma mi sembra inutile se non c'è prima accesso a una conoscenza critica (e poi un'informazione pluralista, indipendente e autorevole).

Inutile garantire a tutti il diritto di tuffarsi se poi nessuno sa nuotare.



P.s. Non è una questione politica ma di democrazia, di metodo, di presupposti perchè si possa fare buona politica e la democrazia davvero faccia emergere  le diversità come ricchezza, piuttosto che alimentare differenze come elemento di divisone e polemica sterile tra sordi.

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