"the problems we all live with" di norman rockwell

mercoledì 23 febbraio 2011

REATO o FATTO PRIVATO ?

In queste settimane mi capita spesso di leggere interventi di commentatori, vip vari e giornalisti che precisano subito come quello che accade nella vita privata del Presidente del Consiglio sia alla fine un fatto privato... e quindi non ci deve interessare.

Premesso che non intendo entrare nel merito e quindi non mi interessa certo qui stabilire se ciò di cui Berlusconi è accusati sia effettivamente provato o no... è però il caso di chiarire una questione preliminare che attiene al senso di (il)legalità di questo Paese.

Privacy NON vuol dire che a casa mia faccio quello che mi pare.
Libertà NON significa che entro le mie mura nessuno può dirmi come comportarmi.

Ci sono confini che non posso e non devo superare neanche tra le mura di casa mia...

Per esempio, se dovessi andare con una ragazza minorenne a pagamento... non è un fatto privato, ma un reato, un fatto illecito che lo Stato punisce obbligatoriamente e in maniera grave.
E perché lo fa ?
Per due ragioni banali e semplici ma che forse è il caso ricordare visto che tutti sembrano dimenticarsele :

1) perché una persona minorenne è meritevole di tutela e protezione e lo Stato si preoccupa di proteggerla e promuoverne la crescita... e vendere il proprio corpo e la propria libertà sessuale è fatto degradante che nel caso del minore viene anche addebitato all'irresponsabilità dell'adulto che approfitta di questa parte debole

2) perché sanzionando anche i clienti delle prostitute minorenni si vuole alzare la soglia del contrasto allo sfruttamento di queste giovanissime ragazzine: ingannate, sfruttate e usate da adulti senza scrupoli e moralità. In Italia è uno squallido mercato molto fiorente che approfitta spesso di ragazze che provengono da paesi più poveri e che vendono la loro innocenza sull'altare di una finta emancipazione e di un triste appetito sessuale

Ecco perché avere rapporti sessuali a pagamento con una minorenne NON E' UN FATTO PRIVATO. E' un fatto pubblico perché lo Stato se ne preoccupa e lo sanziona (giustamente).

Quindi, vi prego... smettiamola con la formula :
"ma insomma, uno a casa sua fa quello che vuole e si diverte come crede"

Poi c'è il processo apposta per verificare se queste gravi accuse sono provate e fondate, nel pieno contraddittorio garantito a tutte le parti.
Sempre che si voglia fare chiarezza e non ci si voglia riparare dietro lo slogan "sono fatti miei !"

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